Coronavirus: gli effetti di una pandemia sul mondo degli e-commerce

Il coronavirus in Italia e nel mondo sta mettendo in moto una serie di dinamiche che stanno rivoluzionando il mondo degli e-commerce e PrestaShop lancia #RestartFromHome a sostegno di piccoli e medi esercenti

In alcuni casi questo sfortunato evento che è stata definita pochi giorni fa dall’OMS pandemia globale, sta mettendo in discussione dinamiche che sembravano salde e irremovibili, sia nel mondo del marketing che nell’ambito socio-economico.

 Provvedimenti in Italia, cosa cambia

Per una questione di chiarezza partiamo dal panorama italiano. Nelle ultime settimane, il presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte ha emanato il Dpcm 22 marzo 2020 che prevede misure molto restrittive per contenere l’emergenza epidemiologica da COVID-19 sul territorio nazionale.

Questo si traduce nei fatti con una dinamica con la quale gli italiani non erano molto familiari: restare in casa. Per evitare e limitare la diffusione del contagio gli italiani sono invitati a non lasciare le proprie abitazioni se non in caso di necessità eccezionali come per motivi di lavoro e di sostentamento.

 come si sono mosse le aziende

In una situazione eccezionale come questa, ai cittadini italiani costretti in casa e alle loro esigenze sono venuti incontro molte aziende nazionali e internazionali. Molti fornitori di servizi di intrattenimento hanno messo a disposizione periodi gratuiti di abbonamento al loro servizio, spesso senza nemmeno il bisogno di inserire una carta di credito.

 Cosa cambia per gli e-commerce

In una situazione del genere viene da sè che le aziende che hanno puntato tutto sull’e-commerce e sullo shopping online hanno visto un fortissimo incremento degli ordini e dei numeri in generale. Basti pensare ai supermercati che avevano scommesso già da tempo sulla possibilità di effettuare la spesa online con tanto di consegna a domicilio. Tra questi, ad esempio, Esselunga che da tempo ha puntato su questa strategia.

Utenti usuali e nuovi clienti

In un’ottica in cui meno si esce di casa e meno ci si espone e si espone gli altri al rischio di contagio, approfittare di questo servizio è particolarmente invitante per gli utenti. Anche per quelli che non erano familiari con lo shopping online e che, proprio in questo momento si stanno avvicinando a questa dinamica con la quale prendono confidenza e che, probabilmente, una volta terminata l’emergenza continueranno ad usare.

 Coronavirus, i numeri degli effetti sugli e-commerce

Dati preziosi questi, che possono farci comprendere moltissimo a proposito di dove sta andando il mondo degli e-commerce. Se a livello mondiale il trend degli e-commerce era già in ascesa, con questa situazione di emergenza straordinaria questa tendenza ha visto una vera e propria impennata. Basti pensare che secondo un’analisi di Nielsen, nella settimana che va dagli ultimi giorni di Febbraio ai primi di Marzo le vendite di prodotti di grande consumo online si è impennata di circa l’80%.

 Il caso food delivery

Non sfugge a questa dinamica ovviamente il mondo del food delivery che pure sta registrando grandi impennate per gli stessi motivi. Proprio negli ultimissimi giorni però sta nascendo intorno a questa dinamica una preoccupazione sottolineata proprio da quattro collettivi sindacali legati al food delivery: Riders Union Bologna, Riders Union Roma, Riders per Napoli e Deliverance Milano.

Questi hanno sottolineato alcune criticità di questo settore in questo momento particolare come ad esempio i potenziali assembramenti che potrebbero formarsi all’esterno dei ristoranti da parte dei riders in attesa degli ordini da consegnare.

  PrestaShop lancia #RestartFromHome a sostegno di piccoli e medi esercenti

Come ti abbiamo già detto, questo particolare momento storico ha riportato un forte impatto sul mercato, in particolare per le attività commerciali al dettaglio che, nelle ultime settimane, hanno registrato flessioni importanti delle vendite e negli ultimi giorni hanno temporaneamente chiuso i propri punti vendita a causa del Covid-19.

Noi di PrestaShop non potevamo di certo rimanere a guardare senza apportare il nostro contributo. Per far fronte a questa situazione, abbiamo lanciato #RestartFromHome, un progetto di “facilitazione” per chi vuole avviare la propria attività online, “ripartendo” da casa.

Si tratta di una pagina dedicata sul sito Prestashop, raggiungibile all’indirizzo restartfromhome.com, che dà la possibilità a tutti gli interessati di accedere a risorse gratuite, tra cui corsi di formazione, tutorial, guide, mentoring one to one e sconti e promozioni da parte dei diversi operatori della filiera dell’e-commerce: agenzie, soluzioni di pagamento, di spedizioni, di hosting e molto altro ancora.

Una serie di vantaggi per velocizzare l’adozione – da parte di piccoli e medi esercenti – di soluzioni digitali e consentire loro di avviare in poco tempo il proprio store online, grazie alla guida di esperti e professionisti del settore.

Io stesso, come tutto il team di PrestaShop, sono davvero orgoglioso di mettere a disposizione dei commercianti italiani questa soluzione di social learning, estremamente innovativa e completamente gratuita, per aiutarli a fronteggiare questo momento di difficoltà per la loro attività. Una volta passata la crisi, queste competenze rimarranno un patrimonio per loro prezioso per integrare e innovare la propria attività, ogni volta che ne sentiranno la necessità.

 Conclusione

Che tu abbia un’azienda che sta passando un momento difficile ti siamo vicini e ti invitiamo a tenere duro fin quando tutto sarà passato e ti invitiamo a non abbandonare la cura del tuo brand. Anzi proprio una buona stretagia di crisis management può valerti tantissimo per farcela in questo periodo e per volare ancora più alto domani. Come diceva Henry Ford “chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare tempo”.

Fonte: Prestashop