1. Una newsletter ben fatta migliorerà  e promuoverà l’immagine aziendale;
2. Aumenta la capacità di vendita, per questo è importante utilizzare questo canale per promuovere i propri prodotti ;
3. Attirare nuovi clienti, seguendo determinate caratteristiche , ma con cautela perché una mail invadente e fatta male può dar fastidio e non essere produttiva;
4. La newsletter è un ottimo strumento per aumentare la fiducia nei confronti del brand e rafforzare il legame del cliente;
5. Aumentare le visite al sito,  la visibilità e il posizionamento dell’azienda sul web.

Definire l’obiettivo della newsletter e impostarne la strategia, scegliere il software con cui crearla e inviarla,  monitorarne i risultati una volta pubblicata. I rischi di risultare banali, incostanti oppure troppo insistenti è sempre dietro l’angolo.

Cosa scrivere dipenderà dallo scopo ultimo della strategia che si decide di mettere in atto. La mail servirà a vendere prodotti o servizi? O a sponsorizzare eventi? Oppure ancora a segnalare ai lettori la pubblicazione di un nuovo articolo sul blog? Ad obiettivi diversi corrispondono strategie diverse, con contenuti diversi.

Possiamo anche raggiungere più obiettivi creando più campagne di email marketing dividendo i contatti in più mailing list, in modo da poter inviare un messaggio specifico ai soli contatti interessati a quel prodotto, servizio o argomento in particolare. Più è accurata la profilazione, più sarà elevato il tasso di apertura della newsletter.

Uno dei motivi principali di un annullamento alla newsletter è sicuramente la troppa pubblicazione che infastidisce i clienti, per questo bisogna fare attenzione ogni quanto pubblicarla, molto dipende dal tipo di business, di campagna e di messaggio.  Il Copy nelle newsletter è diviso in due parti, i livelli di anteprima, e il contenuto testuale e/o multimediale interno. I contenuti sono il cuore della newsletter, ma anche la mail più curata e graficamente accattivante risulta inutile se il destinatario non è disposto ad aprirla. L’utente medio riceve infatti decine di mail al giorno, e dedica solo pochi secondi alla loro selezione: è in questo brevissimo lasso di tempo che sceglie se aprire oppure cestinare la tua newsletter. La decisione dell’utente di aprire o cestinare il messaggio è influenzata dai tre livelli di anteprima della newsletter: mittente, oggetto e preheader. Questi sono gli unici elementi che il destinatario è in grado di visualizzare prima dell’apertura, ed è quindi fondamentale fare in modo che stimolino il suo interesse.

I livelli di anteprima guidano l’utente in un percorso di lettura che fornisce un’anticipazione, via via sempre più approfondita, del contenuto del messaggio.

L’importanza del mittente, il destinatario della newsletter deve ricordare chi sei, stabilire se ti ritiene una fonte affidabile e decidere se è interessato a leggere ciò che vuoi comunicargli. La regolarità con cui invii le tue newsletter gioca senza dubbio a tuo favore: inviando aggiornamenti regolari aiuterai i tuoi iscritti a ricordarsi di te.

L’ oggetto ovvero che funge da “titolo” della newsletter, anticipa in modo sintetico il contenuto della mail, ed è quindi un elemento di primaria importanza. L’oggetto perfetto dovrebbe essere:

1. Breve. Le informazioni chiave devono essere visibili anche nella versione mobile.
2. Coerenza. L’oggetto deve rappresentare fedelmente il contenuto della mail.
3. A prova di spam. Spesso gli oggetti di mail commerciali e promozionali contengono parole che vengono intercettate e classificate come spam. Tra queste: gratis, sconto, approfitta, offerta, investimento, congratulazioni, reddito extra e molte altre.

Il preheader riporta informazioni aggiuntive rispetto all’oggetto e viene interpretato dal destinatario come un ulteriore incentivo o disincentivo alla lettura. Brevità, coerenza e professionalità sono fondamentali anche nella stesura di questo breve sommario.

Lo stile comunicativo identifica il tuo brand, i tuoi valori e i tuoi obiettivi ed è ciò che permette all’utente di riconoscerti facilmente. Per questo deve mantenere una certa coerenza con le altre piattaforme utilizzate (sito web, blog, social media).